Cosa facciamo

Le nostre conclusioni

Poichè è stato accertato che la malattia può infierire su una vasta gamma di aspetti psicologici,sociali, emozionali e spirituali nella salute del giovane malato oncologico ,ritenendo che la mancata attenzione di questi aspetti ha un’influenza notevole nei riguardi della terapia complessiva del tumore e sulla qualità di vita del giovane malato oncologico.

Ci adoperiamo affinché l’assistenza psicologica-pedagogica-sociale-spirituale rientri all’interno di un’assistenza oncologica incorporata e globale. Riteniamo fondamentale stare accanto ai giovani pazienti oncologici, di varie patologie gravi e con disagio giovanile, attraverso la proposta di servizi psicologici, sociali, spirituali e progetti di ricerca-azione di ampia inclusione sociale. Predisponiamo di un protocollo operativo antibullismo “PIOS-Protocollo Interattivo Organizzativo Scuola” e di un protocollo “POIO-Protocollo Operativo Interattivo Oncologico”, da testare in 2 province italiane(Siracusa e Parma), che si sviluppano attraverso l’attuazione di due progetti di ricerca-azione denominati: “L’arte di educare insieme” e ”L’arte di aiutare insieme”.

I progetti hanno la finalità di aiutare, socialmente, psicologicamente e spiritualmente i giovani, al fine di evitare l’isolamento e lo sconforto. Dare sostegno e conforto alle loro famiglie. Coinvolgiamo, grazie al contributo dei soci dell’Associazione, le scuole di ogni ordine e grado, le religioni, le associazioni del territorio, i comuni, i servizi sociali, ecc… convinti che i giovani necessitino di diverse figure di riferimento che non si limitino a parlare, ma che attraverso “il fare” e “l’agire”, operino in sinergia.

Tutto ciò può avvenire attraverso la formazione di un’alleanza educativa inclusiva, formata da “uomini liberi” che hanno come unico fine quello di agire nell’esclusivo interesse dei giovani e delle famiglie.

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